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Dalla redazione
mercoledì 13 marzo 2019

Bertani: Immutabile Tradizione

STILE E COERENZA

Giuseppe Conte


Giovedì 7 Marzo Hotel Galileo a Padova, data da ricordare per la superlativa serata proposta dalla delegazione AIS di Padova. Una verticale di meravigliosi amaroni raccontati da due eccellenti ospiti; Emilio Pedron presidente della Bertani Demains e Marco Aldegheri presidente di AIS Veneto, presente alla serata anche Gianni Lazzaretto, agente dell’azienda Bertani. Emilio Pedron ha ripercorso le tappe di questa storica cantina a partire dal 1857, anno della nascita, fino ai giorni nostri con un attuale patrimonio di 120.000 bottiglie. È stato sottolineato come lo stile dei vini, la ricerca della riconoscibilità e quindi la qualità dei prodotti siano state una costante all’insegna di coerenza e continuità, non influenzate dalle mode o dalle tendenze che si sono susseguite negli anni.

Tradizione con la giusta innovazione per questa stupenda realtà di 200 ha di cui 70 a vigneto, nel cuore della Valpolicella. Come si sa l’amarone è nato casualmente negli anni ’50 da, per dirla in Veneto, un “recioto scapà”. Nel lontano 1958 la Bertani produsse il suo primo amarone per opera dell’enologo piemontese Ernesto Barbero, da allora il metodo è rimasto lo stesso fino ai giorni nostri e ancora oggi le indicazioni della proprietà sono quelle di fare il vino uguale alle annate precedenti.

Le uve riposano in ambienti naturali per circa 100 – 120 giorni, quindi una fermentazione lunga 2 – 3 mesi in botti di cemento poi affinamento, per circa 7 anni, in grandi botti (50 q.li) di Rovere di Slavonia e per finire in bottiglia per almeno un anno.

Arrivati al tanto atteso momento della degustazione, il coordinatore della serata Alberto Romanato ha dato la parola a Marco Aldegheri che ha magistralmente descritto questi 5 emozionanti vini:

Primo vino: Amarone della Valpolicella Classico 2009 – Bertani

Vino di una grande annata da “5 stelle” né calda né fredda ma con le giuste escursioni termiche, quindi qualità fine per un prodotto tenuto in cantina ben 3030 giorni, il colore è risultato granato/aranciato con una certa trasparenza e molto luminoso. Intenso all’olfatto, con note di frutto rosso sottospirito e radici amare (erbe ed essenze). Presente un senso di secchezza che giocava a rimpiattino con un frutto ancora integro e croccante, chiari sentori di polvere di caffè e cacao scuro con un finale balsamico. Al gusto è risultato fresco con un tannino ben lavorato, chiusura con una scia sapida e di ciliegia sottospirito, per un vino elegante e piacevole.

Secondo vino: Amarone della Valpolicella Classico 2005 – Bertani

Annata equilibrata con discreto andamento meteo e climatico, soprattutto durante il riposo delle uve nel fruttaio. Il vino si muoveva sinuoso nel bicchiere dimostrando consistenza, all’olfatto profumi intensi e complessi con sentori di ciliegia e mora di rovo, chiare note di rosa canina ma anche terriccio umido e foglia macerata con un finale di pot-pourri di fiori e un tocco di foglia di the. All’assaggio ha evidenziato un’ottima freschezza ben accompagnata da un tannino evoluto e ricco.

Terzo vino: Recioto della Valpolicella Classico Superiore Amarone 1981 – Bertani

Questa annata è stata non eccezionale anzi molto fredda e piovosa. Colori caldi e cupi simili al mogano e con una invidiabile vivacità. Al naso ha espresso tutta la sua complessità con una nitida presenza fruttata (mora scura di gelso e prugna), sentori anche di tostatura che richiamavano la caramella d’orzo e il cacao scuro. Una reminiscenza vegetale (radice di china) ma anche un tocco di carruba e ciliegia marascata. Lasciandolo nel bicchiere il vino evolveva ed esprimeva ulteriori sentori di chiodi di garofano, noce moscata, foglia di assenzio e ortica. Persistenza importante con un finale fresco, ben equilibrato da un tannino avvolgente e gradevole.

Quarto vino: Recioto della Valpolicella Classico Superiore Amarone 1975 – Bertani

Vino derivante da una annata fresca, questo in particolare sembrava anche più “integro” del 1981. Profumi intensi e complessi, viola e rosa essiccata ma anche una nota fruttata di marasca, sentori di mirto e carcadè con un leggero tocco balsamico. Grande equilibrio in bocca e una freschezza ottimamente bilanciata da un tannino ben presente ma mai invadente per un vino che si poteva definire esagerato ma senza esagerare.

Quinto vino: Recioto della Valpolicella Classico Superiore Amarone 1967 - Bertani

Le annate 1967 e 1964 hanno segnato la storia di questo eccellente prodotto, quindi grande equilibrio e affidabilità per un vino che aveva 52 anni e non li dimostrava. All’olfatto ha colpito l’intensità e il bagaglio di profumi che andavano dalle sensazioni terrose e di salmastro passando per il cacao scuro, fichi secchi, foglia di alloro ed erbe medicamentose (china e foglia di tarassaco). Riconoscibile anche una nota di viola essiccata accompagnata da un tocco di legni secchi. Al palato si è presentato fresco e sapido, addirittura meno morbido dei precedenti con un tannino ben presente e una lunghezza infinita per un vino di oltre mezzo secolo e destinato a durare ancora a lungo.

Questa indimenticabile serata si è conclusa con i doverosi riconoscimenti agli eccellenti relatori e con la consapevolezza di aver degustato amaroni di annate storiche, prodotti con lo stile tipico dell’azienda Bertani all’insegna del rispetto della tradizione e del modo di “fare vino” che rimane sempre quello da 160 anni.

Foto a cura di Rossano Moretto

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