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Dalla redazione
venerdì 17 aprile 2020

La sciabolata

Un colpo di banana

Redazione


Ogni tanto arriva qualche giornale in spagnolo qui a Barbuda, magari vecchio di qualche giorno, ma fa lo stesso. In questo che sto sfogliando c’è la foto di un gruppetto di oche che in fila indiana attraversano le strisce pedonali in una città europea deserta. C’è anche la foto di una neomamma, con la mascherina al viso perché positiva al virus, che stringe felice la sua bambina sana appena nata.
Le oche mi fanno ricordare gli studi dell’etologo Konrad Lorenz, premio Nobel per la medicina nell’anno 1973, e il concetto di imprinting: l'apprendimento istintivo caratteristico di una specie. Lo studioso aveva fatto nascere un gruppetto di oche in sua presenza senza che potessero vedere la madre oca, e per queste ochette lui era diventato la madre, lo seguivano dappertutto, si mettevano a dormire vicino a lui. Malik, già concentrato sul suo giga-mojito, mi ascolta e guarda le foto. – Se è vero quello che dici, questa povera bambina quando la mamma si toglierà la mascherina si sentirà orfana, frignerà dietro a tutte le infermiere con la mascherina pensando siano la madre, alla sfilata di carnevale farà confusione con la festa della mamma. – 

Riflettendoci un po’ nel mondo del vino l’imprinting mi potrebbe aiutare a spiegare la mia simpatia per i vitigni autoctoni che dipendono totalmente da un territorio, e l’antipatia per i vitigni internazionali che colonizzano, piegano il territorio al loro carattere, come gli inglesi hanno fatto sulle loro colonie. Così la corvina veronese dà origine al Bardolino intorno al lago di Garda, al Valpolicella con l’Amarone nelle valli ad est del lago, ad altri vini diversi se piantata in luoghi o continenti diversi. Ѐ un vitigno che risente moltissimo del luogo, con le sue radici, con i suoi tralci , con le sue gemme, e che cresce riconoscendo quel territorio come sua madre e diventa figlio diverso da madri-territori diverse. Malik si è fatto più attento, come sempre quando parlo di colonialisti inglesi, sono gli storici nemici di noi tigri di Monpracem.
 - Ti ho mai detto che quando sono nato mia madre non aveva latte – mi dice – e mi hanno attaccato alle mammelle di una capretta. Ora capisco che è colpa dell’imprinting se mi piacciono le donne con due belle borracce! – 
Non ho la sciabola qui sull’amaca, l’ho lasciata sulla veranda, guardo quello che ho a portata di mano e gli tiro una banana.

Yanez

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