Vita associativa
Dalla redazione
venerdì 3 dicembre 2021

Congresso Nazionale AIS 2021 Bologna

FUTURISMO ENOGASTRONOMICO. IL FUTURO INIZIA DALLA RIPARTENZA

Daniele Adorno


Il Congresso Nazionale AIS di quest’anno si è tenuto dal 19 al 21 Novembre a Bologna con l’arduo compito di affrontare il tema del futuro enogastronomico e di indicarne le possibili strade di sviluppo.

Tra tutte le attività proposte si è contato un turn-over di 1.321 persone di cui 311 non associati.

Si può parlare senz’altro di successo, visto il periodo storico che stiamo vivendo e la situazione sanitaria da gestire limitando gli accessi alle sale dedicate ai relativi eventi.

E’ sempre difficile riuscire a sintetizzare un evento così complesso come un Congresso Nazionale AIS.

I numeri devono quindi essere interpretati e contestualizzati. Il giudizio positivo è rafforzato dal riscontro del costante obiettivo dell’Associazione Italiana Sommelier: puntare all'eccellenza e migliorare, reinventandosi ogni volta per adattarsi alle sfide del futuro.

Per questo non poteva essere più a fuoco il tema assegnato al Congresso.

Con assoluto interesse di tutti gli ascoltatori si è dibattuto su argomenti che spaziano dalla dark Kitchen ai vini no alcol, con i più eminenti personaggi del mondo enogastronomico e politico in un incessante confronto sul futuro della ristorazione e dell’educazione alimentare.

L'Emilia ha dato un riconoscibile marchio di fabbrica all'evento, grazie alle persone, ai prodotti e alle locations intrise dello spirito regionale più vero. Passione dirompente e sorrisi hanno accolto i visitatori, scaldando i cuori di tutti, ormai abituati a lunghi periodi d’isolamento forzato e intermittente, dovuto all’emergenza di COVID-19.

Grazie a tutte le persone coinvolte nell’organizzazione, in ogni evento, masterclass o conferenza si è potuto respirare un clima ante 2020, e questo non è cosa da poco. Si può quindi dire che l’anima del Congresso siano state le persone e i fantastici prodotti enogastronomici del territorio emiliano.

Si è percepita anche la voglia di guardare oltre il confine italiano, di confrontarsi con realtà importanti e portare una nuova ventata d’internazionalità. Emblematiche sono state le masterclass sui vini della Mosella, di Bordeaux,  lo Champagne e il Porto, andate esaurite in meno di una settimana dalla loro prevendita.

L'interesse dei visitatori è stato palpabile in ogni appuntamento e sarebbero potuti affluire molti più non associati se non ci fossero state le ormai onnipresenti restrizioni anti-pandemiche.

La cinquantaquattresima edizione del Congresso ha inoltre assegnato il premio Trentodoc Miglior Sommelier d’Italia. Quest’anno il vincitore insignito del prestigioso riconoscimento è stato Stefano Berzi, titolare di un Enoteca Osteria in provincia di Bergamo.

Considerate le notevoli pressioni dovute dalle attese di tutti nei confronti  di questo evento tanto atteso, non ci resta che augurare a tutti i consociati Emiliani che hanno preso parte all’organizzazione un meritato riposo con arrivederci al prossimo anno in un’altra regione d’Italia.

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