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Dalla redazione
mercoledì 14 dicembre 2022

Espressioni di Pinot Nero in Alto Adige

Sua maestà: il Pinot Nero dell'Alto Adige nelle sue migliori interpretazioni

Marco Gallinaro


Il Pinot Nero è forse considerato il più regale tra i vini rossi grazie ad un’eleganza di beva fuori dal comune che lo rende assolutamente riconoscibile ed universamente apprezzato. È tuttavia un vitigno molto esigente che richiede cure e attenzioni particolari in grado di esprimere al meglio tutto il suo potenziale solo laddove incontri le condizioni ottimali sia tra i vigneti che in cantina.

Originario della Borgogna, questo vitigno nato dall’incrocio tra il traminer e il pinot meunier ha saputo colonizzare tutto il mondo, dall’Oregon al Sud Africa passando per l’Australia e la Nuova Zelanda e riuscendo ogni volta ad esaltare le caratteristiche del territorio senza tuttavia mai perdere la propria identità.

In Italia il Pinot Nero ha trovato casa tra le montagne dell’Alto Adige sin dalla fine dell’ottocento quando la casa reale degli Asburgo ha promosso la coltivazione dei vitigni borgognoni.

Qui, grazie alla composizione dei terreni ricchi di calcare e dolomia, al clima fresco e ventilato e alla buona escursione termica questo vitigno si veste di profumi finissimi e raggiunge livelli qualitativi incredibili.

La coltivazione di pinot nero si concentra principalmente sui versanti occidentali della bassa atesina, i comuni di Mazzon, Egna e Montagna, trovando tuttavia ottimi risultati anche in altre zone come l’Oltradige e la Val Venosta.

Ad accompagnarci attraverso le diverse aree per capire e conoscere le differenze stilistiche tra i vari prodotti ci ha accompagnato un relatore d’eccezione, Andrè Senoner, grande conoscitore del territorio oltre che vero e proprio ambasciatore del vitigno.

Altoatesino doc, Andrè Senoner è stato recentemente nominato Miglior Sommelier 2022 Vinoway. Oltre che Professionista Solidus 2022 per AIS, è Relatore AIS e docente alla scuola alberghiera di Merano, ha vinto vari master tra cui il master Chianti Classico, il master dell’Albana oltre al master sul Pinot Nero 2021 che lo rende la guida ideale per questo viaggio tra le migliori interpretazioni del pinot nero dell’Alto Adige.

Sudtirol Vinschgau Pinot Nero Doc 2019 – Falkenstein

Luminoso nella sua veste rubino acceso, sprigiona note di mora e mirtillo nero oltre a sentori di violetta appassita e profumi tostati che ricordano il legno e le spezie pungenti. Il sorso è ricco, piacevolmente sostenuto da un discreto tenore alcolico. La struttura domina, pur sorretta da una freschezza vibrante e da una soffice morbidezza.

Alto Adige Pinot Nero Doc 2020 – Franz Has

Lucente rosso rubino dai toni caldi per questo campione che colpisce subito per il grande equilibrio che invita alla beva. L’alcool risulta domato da un sapiente utilizzo della barrique e da una vivace freschezza. I profumi rimandano alla frutta rossa, ribes, lampone ma anche arancia confit. Sul finale residuano note di salinità.

Alto Adige Pinot Nero Doc “Mason” 2020 - Manincor

I riflessi violacei di questo vino ci parlano ancora di gioventù, confermata dal sorso energico con tannino deciso e tonica freschezza. I profumi rimandano a note speziate, come cannella e chiodi di garofano oltre all’immancabile frutta rossa e a sentori vegetali.

Alto Adige Pinot Nero Riserva Doc "Glen" 2019 – Kurtatsch

Rosso rubino molto intenso con vivaci riflessi granati a testimonianza di una maggior evoluzione rispetto ai vini precedenti. I vigneti sono collocati nella bassa atesina dove le temperature elevate conferiscono struttura e tenore alcolico. I profumi sono fini, delicati e rimandano a note di malva. Vellutato ed elegante il sorso con sentori di lamponi freschi e di ciliegie selvatiche.

Alto Adice Pinot Nero Riserva Doc “Linticlarus” 2019 – Tiefenbruner Schlosskellerei Turmhof

Rosso rubino, all’olfatto manifesta toni speziati uniti a classici riconoscimenti fruttati di mora di gelso e a ritorni vegetali di erbe aromatiche e balsamiche. Elegante anche il tannino, presente ma delicato.

Alto Adige Pinot Nero Riserva Doc “Thalmann” 2019 – Cantina Produttori di Bolzano

Rosso rubino fitto e denso presenta un assaggio di notevole impatto gustativo, polposo e a tratti carnoso. Il tannino è elegante ma marcato. I profumi delicati raccontano note di ciliegia, frutti di bosco con suggestioni speziate di cannella, chiodi di garofano e tabacco. Decisamente un vino gastronomico, da gustare in abbinamento ad un piatto importante, come il cinghiale in umido.

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