Wine Experience
Dalla redazione
giovedì 18 novembre 2021

Quando il prosecco si fa adulto

Federico Cocchetto


Tanto strana, sulla carta, quanto coinvolgente nella realtà. Questa in sintesi l’ambivalenza della serata. Una volta di più il vino ha saputo stupire i partecipanti all’evento svoltosi il 14 ottobre all’Hotel Relais “Le Betulle” di Conegliano.

Andiamo per ordine: la proposta di Ruggeri per poter analizzare le potenzialità di questo vino quando diventa “adulto” ha visto, da subito, la delegazione abbracciare l’ipotesi di svolgere una serata capace appunto di sorprendere. Il poter agevolmente dimostrare che, quando la qualità sopravanza ogni credo popolare, come nel caso del Prosecco ”da bersi giovane perché non tiene il tempo”, fa sì che anche i più sacri crismi si scardinino. E’ stato anche facile scoprire che taluni produttori illuminati trattengono piccole quantità di prodotto per poter anche verificare la capacità di affrontare il tempo e far diventare questo fuoriclasse, nel mercato degli sparkle, non solo un ragazzo brioso ma uno spumante davvero adulto.

Per ognuno dei sei produttori presenti alla serata è stato chiesto di partecipare con il prodotto attualmente in commercio e con una loro annata più in là negli anni, a loro piacere. Le presentazioni di filosofie, come l’autoclave che accoglie il liquido a mò di grembo materno, oppure di metodologie, è il caso della d.m.r. o doppia maturazione ragionata, o ancora di vendemmie ripetute, ad esempio di vigneti in posizioni fresche, hanno coinvolto il pubblico su aspetti popolarmente lontani dall’idea di Prosecco.

 

I vini in ordine di mescita: 


BORTOLOMIOL - Gran Cuvée del Fondatore Motus Vitae, Prosecco Superiore DOCG, Rive di S.Pietro di Barbozza, Brut Nature Si passa dalla bollicina più nervosa, con palato freschissimo e ciccioso del 2019 al sorso pieno, largo e
persistente del 2016.

RUGGERI - Giustino B., Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, Extra dry. 2019 determinato da tonalità chiarissima e dal finale di mandorla dolce, fa eco il 2015 equilibrato e ricco di agrume candito.

ADAMI - Vigneto Giardino, Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, Rive di Colbertaldo, Dry. Alla macedonia di frutta e la chiusura agrumata del 2020 si contrappone l’olfatto di agrumi canditi e la sensazione gustativa di un mangia e bevi del 2015.

MEROTTO - Cuvée del Fondatore, Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, Rive di Col San Martino, Brut 2020 che parla di frutta a giusta maturazione e ottima sapidità, nel 2014 si libera la sapidità salmastra e i sentori da metodo classico. 

SPAGNOL COL DEL SAS - Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, Rive di Solighetto, Brut. Perlage infinito, sa di mare e fiori il 2019, mentre la complessità olfattiva del 2013 è corroborata da un sorso pieno e pimpante.

NINO FRANCO - Primo Franco, Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, Dry. Il 2020 si esprime tra erbe aromatiche e piccantezza invitante, sorprendente il 1992 con tonalità tra l’agata e l’ambra, con frutta disidratata e bocca d’antan che ammalia.

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